ISS: a maggio quasi raddoppiati i casi di morbillo in Italia

13, giugno 2025 – Quasi raddoppiati i casi di morbillo in Italia a maggio rispetto ad aprile. Lo segnala l’Iss sottolineano che si registra un nuovo aumento di casi, con 65 segnalazioni, quasi il doppio rispetto ad aprile (37 casi). Questo incremento, che potrebbe essere legato agli spostamenti durante le recenti festività, afferma l’Iss, “rappresenta un dato preoccupante con l’avvicinarsi della stagione estiva e delle vacanze”. L’invito è dunque quello di verificare il proprio stato vaccinale contro il morbillo prima di viaggi all’estero. Da inizio anno sono stati registrati 334 casi e circa il 90% delle persone colpite risultava non vaccinato.

Il morbillo continua dunque a circolare nel nostro Paese, con 334 casi registrati dall’inizio dell’anno. È quanto emerge dal numero di giugno del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell’Istituto superiore di sanità (Iss), con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento. Il 20% dei casi segnalati tra gennaio e maggio 2025, spiega l’Iss, è stato associato a viaggi internazionali, un dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente. Lo stato vaccinale è noto per 313 dei 334 casi segnalati nel 2025 e in 275 casi (quasi il 90%) le persone colpite risultavano non vaccinate. In circa un terzo dei casi, 108, è stata riportata almeno una complicanza: tra le più frequenti epatite o aumento delle transaminasi e polmonite, ma si sono verificate anche cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni. Sono stati segnalati tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati. L’appello degli esperti è quindi quello di verificare il proprio stato vaccinale contro il morbillo prima di intraprendere qualsiasi viaggio all’estero. Quasi l’80% dei casi si verificano infatti in persone di età pari o superiore a 15 anni, per la maggior parte non vaccinati o che hanno effettuato una sola dose. E da proteggere sono anche i bambini: la fascia di età più colpita, in termini di incidenza, rimane quella sotto i cinque anni, che è anche particolarmente vulnerabile alle complicanze del morbillo a breve e lungo termine. Ma continuano ad essere segnalati casi anche tra i lattanti per i quali, come sottolineano gli esperti, “la protezione dipende da un elevato livello di immunità nella popolazione, visto che l’età raccomandata per la somministrazione della prima dose di vaccino Mpr è 12 mesi”. Nello stesso periodo considerato dal bollettino (1 gennaio-31 maggio) è stato segnalato un caso possibile di rosolia.

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