Herpes genitale, ci convive un individuo su 5 under-50 nel mondo

Circa una persona su cinque tra i minori di 50 anni (846 milioni nel mondo) convive con un’infezione da herpes genitale. E più di 200 milioni di persone tra i 15 e i 49 anni hanno probabilmente avuto almeno un focolaio sintomatico dell’infezione nel 2020. Sono le ultime stime globali, pubblicate sulla rivista Sexually Transmitted Infections da Katharine Looker, della University of Bristol. Esistono due tipi di herpes simplex virus, il tipo 1 (HSV-1) e il tipo 2 (HSV-2), entrambi altamente infettivi, incurabili e che durano tutta la vita.

L’HSV-1 si diffonde principalmente nell’infanzia attraverso il contatto con la bocca, provocando l'”herpes labiale” all’interno o intorno alla bocca, ma la trasmissione può anche avvenire per via sessuale. L’HSV-2 si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale attraverso il contatto pelle a pelle ed è la principale causa di vesciche genitali dolorose ricorrenti. Inoltre, anche se raramente, sia l’HSV-1 che l’HSV-2 possono essere trasmessi ai neonati, risultando spesso fatali. Sulla base dei dati disponibili, i ricercatori hanno stimato che, a livello globale, 26 milioni di persone di 15-49 anni sono state infettate di recente da HSV-2 e che circa 520 milioni di persone avevano un’infezione già esistente – oltre il 13% delle persone in questa fascia di età. Inoltre si stima che 17 milioni di persone di 15-49 anni abbiano acquisito l’infezione da HSV-1 per via genitale e che 376 milioni (il 10% di quelli in questa fascia di età) abbiano avuto un’infezione nel 2020. Quindi il numero totale globale di infezioni da HSV nuove ed esistenti tra le persone di 15-49 anni è rispettivamente di 42 milioni e 846 milioni.

Inoltre ad aver avuto almeno un episodio di piaghe genitali nel 2020 sono stati 188 milioni individui infettate da HSV-2 e 17 milioni da HSV-1 genitale, per un totale di 205 milioni. “Le infezioni da HSV sono ampiamente diffuse in tutte le regioni del mondo e comportano un carico significativo di malattia da ulcera genitale con ripercussioni sulla salute psicosociale, sessuale e riproduttiva, sulla trasmissione neonatale e sulla trasmissione dell’HIV – conclude. Tuttavia, non esistono quasi programmi specifici per la prevenzione e il controllo dell’HSV, anche nei Paesi ricchi”.

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