ISTAT: fumo vizio regolare per il 18% degli italiani

17 dicembre 2024 – In Italia nel 2023 il 18% della popolazione fuma regolarmente e la quota risulta in lieve calo rispetto al 2022 (19%). Negli ultimi 10 anni si registra una tendenza alla diminuzione dei tabagisti tra il 2013 (20%) e il 2019 (17%), mentre dal 2020 (18%) vi è stato un nuovo e aumento che è durato fino al 2022 (19%). E’ quanto rende noto l’ISTAT nel suo ultimo rapporto Fumo, Alcol, Eccesso di Peso e Sedentarietà – Anno 2023.

L’abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini rispetto alle donne (22% contro 15%) e nel tempo la distanza di genere si è significativamente ridotta (da 10% nel 2013 a 7% nel 2023). Quote più elevate di fumatori si osservano a partire dalla fascia di età dei giovani di 20-24 anni, fino a raggiungere il livello più elevato tra le persone di 25-34 anni (26%). Le prevalenze diminuiscono leggermente nelle fasce di età successive, mantenendosi tuttavia abbastanza stabili fino a 60-64 anni e si riducono, invece, in maniera più marcata tra la popolazione ultra 64. La prevalenza di forti fumatori (20 sigarette o più al giorno) è pari al 3% quota che si è diminuita negli ultimi 10 anni (4% nel 2013), soprattutto tra gli uomini (da 7% al 5%).

“In relazione ai diversi fattori di rischio l’Italia, nel contesto europeo (UE 27), si distingue per i livelli molto bassi di obesità e una quota minore di fumatori abituali – si legge nel documento dell’ISTAT – tuttavia, si caratterizza anche per una percentuale molto bassa di adulti che svolgono attività fisica, almeno secondo i livelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) al fine di migliorare le condizioni di salute.

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