19, febbraio 2025 – Frena l’aumento dell’aspettativa di vita in tutta Europa, Italia compresa. Il rallentamento è iniziato dal 2011, secondo quanto rilevato da una ricerca dell’University of East Anglia (Uea) e partner, pubblicata su ‘The Lancet Public Health’. Secondo gli autori del lavoro i principali responsabili sono il cibo che mangiamo, l’inattività fisica e l’obesità, e ovviamente anche la pandemia di Covid ha avuto un peso. Cosa succede agli italiani nel dettaglio? Secondo la tabella sulle variazioni medie annue nell’aspettativa di vita, riportata nello studio, l’aspettativa di vita è cresciuta annualmente di 0,24 anni tra il 1990 e il 2011, ha continuato la sua crescita ma in misura inferiore tra il 2011 e il 2019, al ritmo di 0,16 anni. Poi, negli anni del Covid, dal 2019 al 2021 una frenata importante, con la perdita media annua di 0,36 anni.
Tra tutti i Paesi studiati, l’Inghilterra ha registrato il rallentamento più significativo. Ciò significa, rilevano gli esperti, che anziché sperare di vivere più a lungo dei nostri genitori o nonni, potremmo scoprire che stiamo morendo prima. Il team di ricercatori evidenzia come per prolungare gli anni della vecchiaia sia necessario dare priorità a stili di vita più sani fin dalla giovane età. Da qui l’invito ai governi a investire in coraggiose iniziative di salute pubblica. “I progressi nella salute pubblica e nella medicina lungo il ventesimo secolo hanno fatto sì che l’aspettativa di vita in Europa migliorasse anno dopo anno. Ma non è più così”, osserva il ricercatore principale dello studio, Nick Steel della Norwich Medical School dell’Uea. “Dal 1990 al 2011, la riduzione dei decessi per malattie cardiovascolari e tumori ha continuato a portare a miglioramenti sostanziali nell’aspettativa di vita. Ma i decenni di costanti miglioramenti hanno rallentato intorno al 2011, con marcate differenze a livello internazionale”.