Smog causa tumore polmoni non fumatori, danni Dna come sigarette

2, luglio 2025 – L’inquinamento atmosferico, alcune medicine erboristiche contenenti una certa sostanza e altre esposizioni ambientali potrebbero favorire la comparsa di mutazioni genetiche legate allo sviluppo del cancro ai polmoni in non fumatori. Lo rivela uno studio pubblicato su Nature e condotto dai ricercatori dell’Università della California di San Diego e del National Cancer Institute (NCI), parte del National Institutes of Health (NIH). “Stiamo assistendo a un aumento dei casi di cancro ai polmoni tra i non fumatori, ma non ne comprendiamo ancora il motivo”, afferma Ludmil Alexandrov, coautore dello studio, dell’Università di San Diego. “La nostra ricerca dimostra che lo smog provoca gli stessi tipi di mutazioni solitamente associamo al fumo”.

“Si tratta di un problema globale urgente e in crescita che stiamo cercando di comprendere per quanto riguarda i non fumatori”, afferma Maria Teresa Landi, epidemiologa e coautore senior dello studio. Il team ha analizzato i tumori polmonari di 871 non fumatori residenti in 28 regioni con diversi livelli di inquinamento in Africa, Asia, Europa e Nord America. Utilizzando il sequenziamento dell’intero genoma, i ricercatori hanno identificato precisi profili genetici dei tumori, chiamati ‘firme mutazionali’. Combinando i dati genomici con le stime dell’inquinamento basate su misurazioni del particolato fine, i ricercatori hanno stimato l’esposizione a lungo termine allo smog. Hanno scoperto che i non fumatori che vivono in ambienti più inquinati presentano un numero maggiore di mutazioni nei loro tumori polmonari, in particolare mutazioni che promuovono direttamente lo sviluppo del cancro. Ad esempio, questi individui presentavano un aumento di 3,9 volte di una firma mutazionale tipicamente causata dal fumo. L’inquinamento aumenta il numero di mutazioni, in particolare le stesse causate dalle sigarette. Maggiore era l’esposizione allo smog, maggiore il numero di mutazioni nei tumori polmonari. I ricercatori hanno identificato un altro rischio ambientale: nell’acido aristolochico, una sostanza cancerogena presente in alcune medicine tradizionali cinesi a base di erbe. Una specifica mutazione è stata riscontrata quasi esclusivamente nei casi di cancro ai polmoni di non fumatori a Taiwan. “Ciò solleva nuove preoccupazioni su come i rimedi tradizionali possano involontariamente aumentare il rischio di cancro”, afferma Landi.

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